Apr 23, 2012

ABC

New York sorge su un'area di 1.214 km² ed è divisa in cinque distretti: Manhattan & Harlem, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island. Uno solo (il Bronx) si trova sulla terraferma.



Amministrativamente Manhattan si divide in 12 circoscrizioni:
  • TriBeCa, Lower Manhattan;
  • Greenwich Village, West Village, NoHo, SoHo, Lower East Side, Chinatown, Little Italy;
  • Tompkins Square, East Village, Lower East Side, Chinatown, Two Bridges;
  • Clinton, Chelsea;
  • Midtown
  • Stuyvesant Town, Tudor City, Turtle Bay, Peter Cooper Village, Murray Hill, Gramercy Park, Kips Bay, Sutton Place;
  • Manhattan Valley, Upper West Side, Lincoln Square;
  • Upper East Side, LenoxHill, Yorkville, Roosevelt Island;
  • Hamilton Heights, Manhattanville, Morningside Heights;
  • Harlem, Polo Grounds
  • East Harlem, Spanish Harlem, Ward's, Randall's Island;
  • Inwood, Washington Heights.
Vi è poi la suddivisione, più nota, per quartieri (da Nord a Sud)

  • Marble Hill: In origine si trattava dell'estremità settentrionale dell'isola di Manhattan, mentre lo scavo dell'Harlem River Ship Canal nel 1895 la separò dal resto dell'isola e nel 1914 la colmatura del vecchio corso del fiume Harlem la collegò fisicamente con il Bronx;
  • Inwood: l'Inwood Hill Park è ritenuto il luogo in cui avvenne il leggendario acquisto dell'isola di Manhattan;
  • Washington Heights;
  • Harlem;
  • Upper West Side;
  • Upper East Side. È famoso per essere sede delle più lussuose e costose abitazioni di New York, molte scene del telefilm Sex and the City sono state girate appunto in questo quartiere. In questo quartiere sono ambientati anche i telefilm Gossip Girl, Ugly Betty;
  • Roosevelt Island;
  • Midtown. Il centro cittadino, occupato prevalentemente da uffici, torri di appartamenti e grandi alberghi, soprattutto costruiti come grattacieli. Il cuore della zona commerciale si estende tra la 59ª e la 40ª strada e tra la Third Avenue ad est e la Ninth Avenue ad ovest, ma la denominazione viene spesso allargata fino fiume Hudson (quartiere di Hell's Kitchen);
  • Chelsea;
  • Gramercy (I have a dream: una casa in questo quartiere);
  • Greenwich Village. Divenne celebre come quartiere di artisti e centro di cultura alternativa, soprattutto negli anni 1950 e 1960. Nel 1969 vi prese le mosse il movimento di liberazione gay. Il Meatpacking District, un piccolo settore nord-occidentale, antica zona di mattatoi, ospita oggi un gran numero di locali alla moda;
  • NoHo (North of Houston Strret);
  • East Village. Era in origine abitato da polacchi ed ucraini, recentemente sostituiti sia da giapponesi e da asiatici di altri paesi: adesso capisco come mai sia piaciuto così tanto... ;o)
  • SoHo (South of Houston Street) In questa antica area industriale gli edifici sono stati ristrutturati come loft e studi di artisti;
  • Little Italy. Tradizionalmente il quartiere degli Italo-americani. A partire dalla metà degli anni 1950 è stata gradualmente abbandonata dai suoi originari abitanti e solo un piccolo settore resta oggi riconoscibile. Un settore attualmente conosciuto come NoLIta (North of Little Italy) se ne considera oggi distaccato.
  • TriBeCa. (Triangle Below Canal Street). Si tratta di un antico distretto industriale, in cui gli edifici industriali sono stati riadattati come sedi di uffici o residenze;
  • Chinatown;
  • Lower East Side;
  • Financial District che comprende la sede della Borsa di New York a Wall Street e delle maggiori istituzioni finanziarie. Il distretto corrisponde al sito del primo villaggio coloniale olandese della Nieuw Amsterdam ("Nuova Amsterdam"), di cui sopravvivono alcuni edifici. Qui sorgevano fino all'attentato dell 11 settembre 2001 le torri gemelle del World Trade Center.
(fonte: Wikipedia e varie guide)





Apr 20, 2012

Le origini

Nella parte Nord di Manhattan c'è un parco, l'Inwood Hill Park.
Qui un canale artificiale forma, prendendo le acque dell'Hudson River, l'Harlem river che poi si mescola con l'East river per poi sfociare nella baia di New York.

Nel parco, da qualche parte, c'è una targa che ricorda che lì intorno sorgeva Shorakkopoch, villaggio dei nativi americani Weckquaesgeck e che nel 1626 Pieter Minuit, governatore di Nieuw Amsterdam avrebbe comprato da loro l'isola di Manhattan con varie cianfrusaglie per un valore di ventiquattro dollari.

Si usa il condizionale, poichè il fatto non è certo.

Un'altra versione dice che la transazione sia avvenuta tra la tribù Manate e gli Olandesi a sud di Manhattan vicino a Battery Park, a due passi da Wall Street.

(fonte: Mario Maffi, New York - Ritratto di una città, ODOYA 2010)

Bisogna ammettere che il signor Minuit aveva proprio il senso degli affari, e che i nativi americani erano, ahiloro, un po' gonzi.

Solo 38 anni dopo, gli Inglesi subentrarono agli Olandesi e la città assunse il nome di New York.


Apr 19, 2012

America!

L'America è uno strano posto.
Qui in Italia, se vuoi affittare un appartamento, basta avere i soldi e piacere al "padrone" di casa.

In America e in particolare a NY, no.

Innanzi tutto, il padrone di casa si chiama "Landlord": letteralmente signore della terra. Suona un po' medioevale e anche un po' terrificante, uno si immagina quasi un orco cattivo, il cugino cattivo di Frodo o similia.
In questo caso, però, non si tratta di un orco ma di una amabile e simpatica signora ansiosa di affittare il suo appartamento: tutto fatto, direte.

E invece no...

A New York, come dicevo, spesso essere simpatici al padrone di casa non basta. Devi essere simpatico a tutto il condominio (o quasi).
Dimenticate le scene da telefilm con i vicini che si scambiano apple pies e tazze di zucchero... quello viene dopo!

Ogni condominio ha un "board", una specie di consiglio di amministrazione che si riunisce trimestralmente (quattro volte l'anno! Io vivo nel terrore dell'assemblea condominiale annuale...).
Se tu vuoi affittare (o vendere) il tuo appartamento, devi presentare l'istanza al board (una specie di consiglio di amministrazione) tramite il Signor Presidente (quello, secondo me è un orco davvero...) :o)
E se il board dice di no, tu non vendi né affitti.

Convincere il Signor Presidente non è stata cosa facile: chi siete, cosa fate, cosa portate, sì, ma quanti siete... (cit.)

Meno male che la nostra Landlordessa si è spesa per convincere il Signor Presidente a chiudere uno dei suoi tre occhi promettendo che non ci saranno grane... forse, più semplicemente,  il Signor Presidente ha già l'acquolina alle sue sei bocche pensando alle future spaghettate condominiali!

Esame passato a pieni voti. Non resta che arrampicarsi per sei piani, sperando che il cuore regga.




Apr 18, 2012

Scuse

Ieri, l'emozione di essere diventato blogger e la fretta di comunicare la notizia, mi han portato a commettere un errore fondamentale.
Non ho riletto attentamente ciò che avevo scritto, seminando qua e là qualche Orrore di stUmpa.
Un filo imbarazzante: poi la gente pensa che io non conosca l'ortografia.
Mi scuso e spero non mi rimandiate a Settembre.

Sto scrivendo la "to do list". E' spaventosamente lunga! E non è nemmeno finita!
Cosa da fare, persone da vedere, persone da salutare, familiari a cui comunicare la decisione, gatti (2) da piazzare...
Il problema gatti, mi mette l'ansia. Mi sento come un papà degenere che abbandona i bimbi.
Ma in America, almeno per ora, non li posso portare. :o(

Si passa poi alla domanda fondamentale che molte signore & ragazze (e non solo loro...) comprenderanno: "Che cosa mi porto?"
Oggi, guardando il mio armadio e la mia scarpiera, entrambi rigurgitanti, quasi mi veniva da dire: "non avrò niente da mettermi".  Dopodichè Cervello ha preso in pugno la situazione. :o)

Probabilmente, il dilemma verrà risolto dalla ferrea regola dei 23kg e dalla ridotta metratura dell'appartamento (15mq/testa): da notare che solo i libri che contavo di portarmi dietro sono 7 kg. :o(
Costa meno DHL o l'overweight?

Tranquilli, il passaporto so dove sia e ho controllato: scade a gennaio 2015!

Ecco, qui sotto potete vedere una foto del nuovo indirizzo.
Ignoro il nome sul citofono, ma se passate sotto e gridate "Uè, paisà!" prometto che, se sono a casa, mi affaccio e vi faccio salire!














Apr 17, 2012

Genesi

Beh, finalmente ci siamo.

Il 18 maggio è il gran giorno. Un volo dell'American Airlines mi porterà al mio nuovo appartamento nell'East Village di New York. Meno di trenta mq, al sesto e ultimo piano senza ascensore di una tipica palazzina con la classica scala antincendio attacatta alla facciata.
L'appartamento non l'ho nemmeno visto dal vivo. L'ha visto qualcuno per me.
Dato che gli è piaciuto, ho deciso che sarebbe piaciuto anche a me.
Inizia un nuovo progetto di vita, all'alba dei 40 anni.

Il mondo si divide in due: quelli che mi han detto che sono pazzo e quelli che approvano la scelta e mi han chiesto se nel nuovo appartamento ci sia un divano letto.
Non so chi abbia ragione: alle volte, anche io mi chiedo cosa diavolo stia facendo.

La prima volta che andai a New York avevo quasi sei anni, era primavera ed imparai ad andare in bicicletta senza le rotelle a Central Park.
Mi fracassai su un parafango di un'auto della Polizia Metropolitana.
Me lo ricordo come se fosse ieri.
Probailmente, senza accorgemene, mi innamorai della città allora.


Da oggi narrerò questa nuova avventura su queste pagine, cominciando dai preparativi, proseguendo con il viaggio e poi raccontando la vita newyorkese.
State tranquilli, prima o poi vi svelerò cosa vado a (cercare di) fare... sempreché ve ne freghi qualcosa!